La violenza maschile sulle donne, in particolare quella agita nelle relazioni intime, nelle sue varie forme (fisica, sessuale, psicologica, economica e stalking) è un fenomeno complesso che investe problematiche culturali, sociali, psicologiche, relazionali che rimangono in gran parte sommerse, lontane dallo sguardo dell’osservatore. È inoltre un fenomeno che fa fatica ad emergere se non nei casi più eclatanti o quando coinvolge in modo importante anche i/le figli/e minori. Spesso infatti le donne coinvolte in relazioni violente non denunciano le violenze subite e in molti casi non si rivolgono nemmeno al medico, al Pronto soccorso, o alle Forze dell’Ordine. Vi è pertanto una forte tendenza a sottostimare questo fenomeno in tutte le sue caratteristiche (frequenza, dimensione, gravità) sottovalutandone gli effetti ed i costi elevati, sia sul piano sociale che individuale, e in particolare per la salute delle donne e dei minori coinvolti.
Obiettivi cognitivi:
• acquisire elementi di conoscenza sulla violenza contro le donne;
• acquisire conoscenze teoriche sulle conseguenze della violenza assistita;
• acquisire conoscenze teoriche sugli aspetti sanitari e medico-legali della violenza sulle donne;
• acquisire elementi di conoscenza relativi al sistema delle reti dal punto di vista delle relazioni e del passaggio di informazioni;
• fornire strumenti per muoversi sul territorio rispetto ai servizi presenti sia per minori, sia per maggiorenni rispetto alla violenza contro le donne.
1° incontro – 2 ore
Nel primo incontro le operatrici, insieme al gruppo, costruiranno una descrizione veritiera e non stereotipata del fenomeno della violenza, delle sue diverse forme, delle possibili cause e delle conseguenze. Per fare questo si partirà sia dalle conoscenze del gruppo, che verranno di volta in volta avvalorate o smentite, in modo da destrutturare i luoghi comuni sul fenomeno.
2° incontro – 2 ore
Nel secondo incontro al gruppo saranno proposti diversi casi-studio (in un numero coerente a quello dei/lle partecipanti) che i sottogruppi dovranno gestire e risolvere con un approccio multidisciplinare. Le proposte dei sottogruppi verranno poi discusse con tutti/e i/le partecipanti sottolineando ciò che ognuno/a di loro può fare se, nell’ambito lavorativo o nella vita privata, entra in contatto con una situazione di violenza.
Il percorso è rivolto a un gruppo già formato di operatori e operatrici della rete a contrasto della violenza oppure a un gruppo di cittadini/e interessati/e. A seconda del target, la metodologia e i contenuti saranno adattati.
La formazione è svolta dalle operatrici del Centro Veneto Progetti Donna, con esperienza pluriennale nella formazione di operatori e operatrici della rete a contrasto della violenza (forze dell’ordine, pronto soccorso, medici di base) e di adulti in diversi contesti, sia in gruppi già formati, sia per la cittadinanza. La metodologia prevede diversi approcci a seconda del target e degli obiettivi formativi:
• lezione semi-frontale o circolare, a seconda del gruppo, con dibattito, tra il gruppo e le esperte;
• presentazione e discussione di problemi o di casi pratici in gruppo con breve presentazione delle conclusioni in sessione plenaria;
• lezione integrata con filmati, questionari, casi didattici flash di stimolo, ecc.;
• esecuzione diretta da parte dei/lle partecipanti di attività pratiche o tecniche;
• role playing;
• questionari di valutazione.
L’opzione metodologica di fondo prevede un’impostazione modulare e si basa sull’uso di metodologie didattiche attive (open learning), centrate sulle competenze, intorno alle quali si realizzano nuclei di apprendimento comprendenti saperi, abilità e capacità che permettono di sviluppare un’area di competenze, conoscenze e capacità personali.
Dal punto di vista didattico-metodologico, l’approccio adottato è di tipo deduttivo: si parte da un lavoro di gruppo per arrivare ad una rielaborazione e a una sistematizzazione più precisa da parte del docente. Questa modalità operativa implica la partecipazione attiva e dinamica dei partecipanti.
• Brainstorming;
• Cartelloni;
• Presentazioni power point a supporto sui concetti chiave;
• Test;
• Descrizioni di casi tipo.