Il ruolo delle associazioni

SAFE crea occasioni di visibilità e di finanziamento per le attività di educazione svolte dalla rete. In questa ottica costruisce sinergie tra le molte realtà che in questi anni hanno contribuito a valorizzare l’esperienza, la cultura e i saperi delle donne e a contrastare la violenza di genere. Si rivolge quindi a associazioni, organizzazioni e reti che hanno già sviluppato legami sociali, relazioni collaborative, di riflessione e di scambio.

Le associazioni, attraverso l’adesione a SAFE, diventano destinatarie dei fondi.

Le Associazioni erogano gli interventi educativi attraverso i fondi di SAFE in modo autonomo e partecipano nella prima fase alla costruzione delle linee guida comuni e al progetto di videostorytelling. È interesse delle associazioni, delle aziende e del progetto nel suo insieme che le tutti i nodi utilizzino al massimo i loro contatti con i media nei diversi territori. È prevista la collaborazione della rete anche nell’individuazione di aziende che possano essere interessate a sostenere SAFE. In caso di eventi più strettamente legati ai singoli territori, la ricaduta economica sarà prevista sul territorio stesso. Le associazioni avranno sempre informazioni sulla provenienza dei fondi raccolti.

Le linee guida verranno costruite insieme alle associazioni. Il termine del processo partecipato sarà il 28 febbraio.

Come aderire

SAFE vuole raggiungere l’obiettivo di coprire tutto il territorio nazionale e prenderà a riferimento i capoluoghi di provincia (in Italia sono 101). Una associazione potrà coprire più territori, ma ogni territorio avrà per SAFE una unica associazione di riferimento, che potrà però indicare associazioni partner mentre non è previsto un meccanismo di delega.

Le associazioni impiegano i fondi di SAFE per realizzare in modo autonomo gli interventi educativi e partecipano nella prima fase alla costruzione delle linee guida comuni e al progetto di videostorytelling. È interesse delle associazioni, delle aziende e del progetto nel suo insieme che tutti i nodi utilizzino al massimo i loro contatti con i media nei diversi territori. È prevista la collaborazione della rete anche nell’individuazione di aziende che possano essere interessate a sostenere SAFE. In caso di eventi più strettamente legati ai singoli territori, la ricaduta economica sarà prevista sul territorio stesso. Le associazioni avranno sempre informazioni sulla provenienza dei fondi raccolti.

Le azioni richieste al momento dell’adesione sono l’invio di una scheda sintetica e descrittiva del modulo di intervento educativo proposto contenente premesse, descrizione dell’attività, dei metodi, degli strumenti e i risultati attesi, la condivisione dei principi fondanti le linee guida e un colloquio con la staff di SAFE.

Tutte le schede comporranno il CATALOGO di SAFE.

Il catalogo sarà strutturato su diverse aree di intervento:

  • Scuole materne
  • Scuole primarie
  • Scuole secondarie di primo grado
  • Scuole secondarie di secondo grado
  • Luoghi di aggregazione
  • Educazione per adulti
  • Insegnanti
  • Genitori

Verrà inoltre chiesta l’adesione volontaria all’organizzazione degli eventi satellite di SAFE che si succederanno nel corso dell’anno.

È richiesta una esperienza di almeno tre anni nell’erogazione di interventi educativi di prevenzione e contrasto alla violenza.

Se c’è un accordo su principi e metodologie al momento dell’adesione viene chiesta la partecipazione al progetto di videostorytelling e alla costruzione delle linee guida (dal 7 gennaio all’8 marzo, successivamente la sola adesione alle linee guida che saranno il frutto del processo partecipato svolto nel periodo indicato).

Sarà inoltre richiesta una breve presentazione della propria associazione corredata da un’immagine che verrà pubblicata sul sito.

 

Potete scriverci a associazioni@fundforsafe.org o chiamare al 392.9428210