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Abitare in una via, un corso, una piazza il cui nome ricorda una donna non è un fatto tanto comune nelle città italiane. Dal 2012, Toponomastica femminile è stata molto attiva nella sua opera di sensibilizzazione su questa “dimenticanza”. Ma se le vie, i corsi, le piazze e persino i vicoli che ricordano donne scarseggiano, i monumenti, le statue, sono quasi introvabili.

Il progetto al quale stiamo lavorando – rivolto a tutti i comuni che vorranno fare questa esperienza – parte dalla convinzione che la brutalità dei fatti violenti ai danni di donne che ogni giorno le cronache ci narrano non siano un fatto emergenziale, ma l’inevitabile conseguenza di una cultura che lega al femminile un disvalore. Se la donna è una nullità anche un crimine ai suoi danni è un atto privo di importanza.

Il presente progetto ha quindi ben chiaro l’obiettivo del valore da attribuire alle figure femminili per mezzo di alcune azioni “spettacolari” sul territorio:

Censimento delle statue di donne presenti sul territorio: numero prevedibilmente esiguo quando non inesistente.

Visita di classi di scuola primaria e secondaria di I° grado a monumenti cittadini dedicati a uomini illustri

Nei pressi del monumento dedicato a un uomo illustre, un’artista di strada si presenta – immobile – come se fosse la statua di una donna illustre

La statua della donna si anima e racconta la sua storia.

Gli esempi sono molti, c’è solo l’imbarazzo della scelta e far parlare le statue delle donne, che non ci sono e dovrebbero esserci, ci sembra un vero momento di gioia, di restituzione di valore, di verità storica.

Es.: “Sono Rosa Luxemburg, intellettuale libertaria e vittima del nazismo”; “Sono Rita Levi Montalcini e ho dedicato la mia vita alla scienza”; “Sono Rita Montagnana, ho preso parte alla Resistenza, alla Costituente e ho inventato la festa delle mimose”… ecc.

7 marzo
Torino – Piazza Carlo Emanuele II (Piazza Carlina)

Fotografie di Ferdinando Vella – Eikon Associazione

Compagnia ArTeMuDa

9 marzo
Asti – Corso Alfieri e piazza San Secondo

Per proporre altre tappe scrivete a info@fundforsafe.org o chiamate al 392 9428210

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