Associazione di Donne contro la Violenza alle Donne Onlus
Breve Descrizione dell’Associazione

Differenza Donna è una associazione di donne con sede a Roma fondata nel 1989, con la missione di far emergere, contrastare, prevenire la violenza di genere e tutte le tematiche sociali che interessano la vita delle donne. DD interviene attraverso una serie di progetti ideati per sostenere le donne ed i loro figli e figlie e per diffondere a tutti i livelli una cultura di genere che promuova una società inclusiva, democratica e partecipativa. DD pone alla base del proprio lavoro l’ideazione e l’implementazione dei Centri antiviolenza, intendendoli come luoghi fisici e simbolici che sanciscono l’inviolabilità del corpo delle donne. DD è arricchita dall’esperienza di diverse professionalità, ed è costituita da 115 socie, tra cui: psicologhe, psicoterapeute, assistenti sociali, etc.

Territori di intervento

Regione Lazio – Roma e Provincia, Tivoli. Regione Campania – Sala Consilina (SA), Vallo del Diano

Partner eventuali

Dipartimento Pari Opportunità, Regione Lazio, Regione Campania, Roma Capitale

Descrizione modulo di intervento
OBIETTIVI

Dal nostro impegno nei Centri antiviolenza nasce l’intenzione di lavorare nella prevenzione della violenza di genere là dove certi meccanismi, legati al perpetuarsi della cultura patriarcale, nascono e si sviluppano. Differenza Donna sostiene i/le ragazzi/e in una ricerca sul proprio essere –il partire da sé– che abbiamo sperimentato essere l’unico modo per crescere con consapevolezza: in uno scambio inter-generazionale, non-giudicante, per costruire con loro una presa di coscienza critica sulla propria identità di genere, ri-leggere le loro relazioni tra pari in un’ottica di rispetto e apprezzamento delle differenze.
Nei Progetti di sensibilizzazione partendo dalla loro condizione e dai loro bisogni analizziamo con loro gli stereotipi di genere che sono alla base delle relazioni violente. Gli interventi previsti mirano alla destrutturazione degli stereotipi di genere come le cause culturali strutturali della violenza di genere e della discriminazione contro le donne.
I nostri interventi si pongono l’obiettivo di sollevare il velo di silenzio sulle differenze di genere, sulla violenza di genere, di nominare i propri bisogni e il proprio sentire così da aprire prospettive di scelta autonoma e consapevole nei rapporti con se stessi e tra pari.
L’azione si sviluppa su più livelli considerando la scuola come una comunità integrata, con interventi dedicati ai ragazzi/e, ai docenti, alle famiglie collegandoci ad una Rete del territorio che dia continuità e prospettive al cambiamento in atto. Riteniamo che sia un valore aggiunto mettere a disposizione l’elaborazione e la pratica dell’associazionismo delle donne come pratica politica di crescita sociale.
Il progetto propone un percorso attivo e partecipato, con l’obiettivo specifico di realizzare un materiale informativo e di sensibilizzazione da distribuire a tutta la scuola e diffondere attraverso i canali web istituzionali e informali.
Il materiale prodotto affronta in particolare il crescente diffondersi, all’interno del contesto adolescenziale, di forme di violenza di genere attraverso l’uso di social network e della rete internet. Il materiale di sensibilizzazione, cartaceo e informatico è il medium attraverso il quale si lavora sull’uso consapevole della rete nell’ottica della prevenzione della violenza contro le donne, del cyberbullismo (atti di violenza verso i propri pari attraverso internet) , del sexting (scambio di messaggi sessualmente espliciti e di foto e video a sfondo sessuale) , della mercificazione del corpo delle giovani vulnerabili, della violenza sessuale tra giovani adolescenti.
Obiettivi
– offrire agli/lle studenti strumenti di riflessione sulla rappresentazione di sé in quanto uomo ed in quanto donna, anche attraverso l’uso dei social network, per non agire e non subire violenza, sui ruoli di genere, le aspettative sociali, le difficoltà comunicative con i propri pari
– fornire agli/lle studenti le competenze necessarie per un uso consapevole della rete e dei social network, per meglio comprendere, gestire e chiedere aiuto in situazioni di rischio e di violenza
– incidere sugli aspetti culturali sottesi alla violenza e sulla loro rappresentazione collettiva, al fine di saper leggere le diverse forme della violenza
– promuovere la capacità di riconoscere situazioni di rischio, legate all’uso dei social media
– fornire ai docenti strumenti di individuazione e valutazione di situazioni di rischio e/o violenza di genere.

ATTIVITA’

Il progetto si svilupperà secondo le seguenti attività
1. Incontri formativi diretti a ragazzi/e durante l’orario scolastico
2. Incontri formativi diretti ai docenti sul riconoscimento della violenza, gli indicatori di rischio, le strategie di emersione e accoglienza
3. Incontri di rete con protagonisti della rete antiviolenza (Forze dell’Ordine, Medici, Centri Antiviolenza, Giudici, operatrici/tori sociali)
4. Studi visit presso i centri antiviolenza gestiti da DD
5. Produzione della campagna informativa via web e cartacea

Temi degli incontri con gli studenti
1. Gli stereotipi di genere
Si intende esplorare e osservare se stessi in relazione agli altri ed alla cultura di appartenenza; riconoscere i modelli sociali e culturali interiorizzati. L’obiettivo è affrontare le tematiche di genere in relazione alla consapevolezza personale e collettiva: cosa significa essere giovane donna e giovane uomo.
2. Il conflitto e la violenza di genere
L’obiettivo è stimolare una riflessione il più possibile aderente alla realtà vissuta in prima persona dai ragazzi e dalle ragazze sulla differenza tra conflitto e violenza di genere. Con attivazioni costruite per “entrare nei panni di” si metterà in evidenza la scelta che conduce ad atti violenti riconoscendo le proprie emozioni negative.
3. Il comportamento assertivo e la responsabilità individuale
Durante l’incontro si affronterà la tematica dell’assertività intesa come un comportamento che permette a una persona di difendere i propri diritti senza ignorare però quelli altrui. Si proporranno attivazioni volte a valorizzare nella propria specificità ciascuno per consentirsi di diventare individui autonomi capaci di comportamenti responsabili.
4. Il bullismo e l’uso consapevole dei social network
L’utilizzo delle nuove tecnologie e dei social network espongono i giovani a nuove forme di violenza note come cyberbullismo, sexting e minacce online. I cosiddetti “nativi digitali” utilizzano i dispositivi elettronici ed Internet per comunicare, fare nuove amicizie, conoscersi. Si cercherà di stimolare una valutazione dei rischi che si corrono e delle modalità per proteggersi.

Temi degli incontri con i docenti:
1. Sfide, rischi e opportunità dell’uso di Internet e tecnologie digitali
2. Comprensione, prevenzione ed elementi di protezione dei rischi online: Cyberbullismo ed Hatespeech, Sexting, Grooming, dinamiche dell’affettività e della sessualità online
3. La legge per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo: focus sugli adempimenti previsti e le competenze da sviluppare
4. Strumenti per laboratori didattici in classe: focus su prevenzione di casi di cyberbullismo

TARGET

Ragazze e ragazzi della scuola secondaria, Docenti e personale scolastico della scuola secondaria

METODOLOGIE

La metodologia del percorso è parte integrante delle finalità e degli obiettivi del percorso stesso: la finalità di percorsi di orientamento e di educazione di genere, infatti, non è semplicemente nozionistica e di ampliamento delle conoscenze, ma riguarda, soprattutto, un percorso di consapevolezza della propria identità di genere, di scoperta dei propri desideri e reali aspirazioni, offrendo non soluzioni ma strumenti di analisi per decostruire stereotipi e pregiudizi che invece ostacolano le nostre realizzazioni e i nostri percorsi di vita.
Le tematiche di genere devono essere sentite e vissute, altrimenti rischiano di essere percepite come qualcosa di astratto che non appartiene alla propria esistenza. È importante quindi cercare di stimolare curiosità nella scoperta di sé, far comprendere che si è soggetti unici e che essere donna o uomo contribuisce a comporre questa nostra unicità, riuscire quindi a trasmettere un messaggio di eguaglianza nella differenza.
L’ approccio metodologico adottato pone al centro la “relazione” sia interpersonale che di gruppo come risorsa fondamentale per sviluppare le competenze sociali degli adolescenti ed implementare comportamenti collaborativi e di ascolto fondamentali per costruire relazioni consapevoli e positive.
Il metodo prevede forme di apprendimento attivo, basato sul coinvolgimento degli/lle studenti, offrendo la possibilità di condividere esperienze, idee, questioni aperte, valorizzando e arricchendo abilità e competenze specifiche (life skills) utili nella relazione con i propri pari.
L’approccio utilizzato, mirando al potenziamento delle life skills individuali, coniuga due dimensioni fondamentali dell’apprendimento: emozionale e razionale, richiamandosi ai fondamenti dell’intelligenza emotiva che prevede, partendo dal contatto con esperienze concrete ed emotivamente coinvolgenti, l’elaborazione del vissuto attraverso analisi teoriche razionali per rimandare poi alla concretezza della vita quotidiana come sintesi di entrambe le dimensioni.
Nei nostri interventi utilizziamo metodologie attive con tecniche che facilitano la partecipazione degli/lle studenti/esse e che puntano su un apprendimento che coinvolge sia il piano emotivo che quello intellettuale. L’approccio adottato pone al centro delle attività del gruppo-classe, la “relazione” tra pari e tra generazioni.
Il metodo utilizzato farà riferimento alla ludopedagogia, prevedendo forme di apprendimento attivo, basato sul coinvolgimento degli/lle studenti, offrendo la possibilità di condividere esperienze, idee, questioni aperte, valorizzando e arricchendo abilità e competenze.

Le metodologie adottate sono la ricerca di gruppo, il role play, la visualizzazione di film, interviste, compilazione di diari quotidiani: modalità di intervento che nell’esperienza di DD si sono rivelate, a giudizio di docenti, genitori e degli stessi alunni e alunne, studenti e studentesse, particolarmente efficaci anche nel migliorare i rapporti all’interno del gruppo classe.

STRUMENTI

Per gli incontri in classe si utilizzeranno le tecniche di:
-role playing, per facilitare il “mettersi nei panni di” e favorire lo sviluppo di empatia e riconoscimento dei sentimenti altrui;
-circle time, per favorire la partecipazione di tutte e tutti, attraverso un approccio orizzontale e non verticale;
la visione di filmati, per stimolare la dimensione più inconscia ed emozionale;
-attivazioni di teatro forum, per permettere una riflessione ed una trasformazione delle relazioni quotidiane a partire dall’esperienza “messa in scena”.

Per i Seminari si utilizzerà il dibattito ed il confronto come principale strumento di crescita ed elaborazione collettiva ed individuale, utilizzando le testimonianze delle donne ex ospiti dei Centri antiviolenza per rappresentare con le loro storie la capacità di riscatto dalla violenza ed esempi positivi di uscita dalla violenza

Conduzione a cura di

2 esperte di genere specializzate nell’educazione informale

Numero ore a modulo:

10 ore suddivise in 5 incontri di due ore ciascuno a gruppo classe, 6 ore suddivise in 2 incontri di tre ore ciascuno per 1 gruppo docenti, 6 ore suddivise in 2 incontri laboratoriali di 3 ore ciascuno per i protagonisti della campagna informativa, 4 ore per la study visit presso i CAV

Numero utenti a modulo:

1 gruppo classe per ciascun modulo rivolto ai ragazzi, 20 docenti per ciascun modulo rivolto agli insegnanti

Costo totale del modulo:

3.000 euro a modulo

Eventuale cofinanziamento